MELILLO 6: Apparso meno sicuro rispetto alle precedenti apparizioni. Blocca in due tempi alcune conclusioni che non sembravano poi così irresistibili. Anche se su Laens è stato fischiato il fuorigioco, resta il suo miracolo al 94' sul giovane attaccante. Può sorridere per non aver subito gol neanche oggi: la sua porta è stata violata solo domenica scorsa da Mazzeo.
IRACI 6: Praticamente inesistente nella prima frazione di gioco. Sbaglia qualsiasi stop, soffre tanto Zeytulaev. Poi, quando l'uzbeko viene mandato anticipatamente sotto la doccia, si galvanizza e diventa la spina nel fianco dei biancocelsti. Peccato per l'occasione buttata al vento su suggerimento di Fanasca.
ASTARITA 6.5: Molto efficace in difesa, sia di testa che di piede. I due ragazzini del Pescara hanno avuto vita difficile e il merito va soprattutto a lui. Sembra che giochi meglio davanti al pubblico di Pagani che fuori casa.
CARACCIOLO 6: A centrocampo costruisce una diga con Cucciniello. L'impressione è che si sia assunto la tutela calcistica del giovane centrocampista. Sempre buona la sua prestazione, oscurato però dalla giornata sì del compagno di reparto.
CHIAVARO 6.5: In difesa dopo l'espulsione di Zeytulaev c'è poco da fare, allora ci prova in proiezione offensiva. Il suo colpo di testa su assist di Iraci è potentissimo, ma non fa altro che esaltare i riflessi di Indiveri.
TACCOLA 5.5: L'errore difensivo di Perugia è ormai alle spalle. Il capitano azzurrostellato compie una partita tranquilla, ma il mezzo voto in meno è per le proteste eccessive avute addirittura con Indiveri a metà primo tempo, quando, con un campo di distanza, sono andati a cercarsi. Impronta la gara sul piano fisico e ha la meglio sull'inesperienza di Simon e Laens.
DIOGO 5.5: Non ha ripetuto certo la prestazione offerta nell'ultima apparizione casalinga con il Taranto. Infiamma la platea con i suoi doppi passi e i colpi di tacco che sono più spettacolari che efficaci. Quando gioca da seconda punta è molto meno a suo agio che nella posizione di rifinitore.
CUCCINIELLO 7: Sulle spalle indossa il numero 8 di Gattuso. E come "Ringhio" sfodera una prestazione in cui contano più i muscoli che la testa, pur essendo un giovanissimo. Lotta su ogni pallone, compie fantastiche aperture e si proietta anche in avanti. Peccato per la palla-gol sciupata nel finale che sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Ritornerà alla Samp molto cresciuto, grazie anche a Caracciolo, suo "padre calcistico".
ZARINEH 5: Il pareggio è a reti bianche ed è tutta opera sua. Sbaglia sottoporta anche l'impossibile, caso lampante l'occasione avuta a due passi dalla porta al 19' della ripresa. Palla al piede è un po' impacciato, molto meno quando si tratta di far salire al squadra con i suoi stop di petto. Utile ad alzare il baricentro della squadra, meno quando si tratta di buttarla dentro. (dal 20' st CAPODAGLIO sv: Entra in una fase morta della gara)
FANASCA 6: Buona gara del romano, specie con Zarineh affianco. Uomo più pericoloso della Paganese con due colpi di testa che terminano di poco a lato della porta di Indiveri. Si trasforma in prima punta all'uscita dell'italoiraniano, ma questo ruolo non è proprio nelle sue corde.
BACCHI 6: Ritorna a giocare da titolare e si vede subito la sua voglia di scendere in campo. Annulla Camorani e compie alcune buone incursioni, ma poi abbandona il campo per lo sprint finale perchè non ne ha proprio più. (dal 41' st LEGITTIMO sv)
CAPUANO 6: Da tempo dice che frigge il pesce con l'acqua minerale e ieri si è avuta l'ennesima prova. Berardi e De Giosa sono in panchina solo per fare numero (il difensore non si è alzato nemmeno per provare a scaldarsi), insieme a loro c'è Albano, classe '91. Il tecnico non riesce a sfruttare la superiorità numerica, non avendo altre punte, nè un esterno di centrocampo: l'unico era proprio Albano. Se, quasi sicuramente, la Paganese centrasse la salvezza, il merito sarà sì dei suoi giocatori, ma anche della sua vulcanicità e competenza.
PESCARA 6: Un punto guadagnato. Raccolgono ciò che volevano con forza, nel primo tempo, e fortuna, nella ripresa. Fortunatamente per loro, Capuano non ha ricambi e non sfrutta al massimo la superiorità numerica. Tuttavia, poter contare su gente come Camorani e Indiveri è un bene. Il primo è un factotum, il secondo salva la sua porta intervenendo miracolosamente su Chiavaro. Da modificare solo l'eccessivo nervosismo, vedi entrata di Zeytulaev e polemiche del portiere.
Danilo Sorrentino - www.tuttalac.it
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