Non è stata una domenica come tutte le altre. Senza Paganese non si può stare, meno male che si trattava dell'ultima sosta. Ora si andrà avanti spediti fino al 17 maggio. Lì dovrà terminare il campionato dei ragazzi di Capuano, la coda dei play out non deve assolutamente interessarci. L'aperitivo propiziatorio con i soliti amici, l'attesa per il fischio d'inizio, gli occhi fissi sull'orologio sono riti o inconsapevoli abitudini che mi sono mancate tanto l'altro ieri. Forse non abbiamo sofferto, qualcuno potrebbe dire. E' vero ma non è stato facile neanche stavolta. Avrei preferito giocare e mettere alle spalle il derby degli scippi. Rivincita e riscatto sono solo rimandati di sette giorni. Ho provato allora ad impegnare il mio pomeriggio domenicale facendo calcoli o avventurandomi in tabelle assurde, compilate da tifoso e senza obiettività fino a quando un caro amico ha sostenuto con invidiabile self control e con un linguaggio tecnico o meglio ancora "aulico" di giocarci tutte le restanti dieci partite con il coltello tra i denti. Sono d'accordo, dieci finali di Champions League come afferma ormai da settimane il nostro Eziolino Capuano. Soltanto così garantiremo alla magica stella di poter brillare ancora nel firmamento della Prima Divisione. Vi assicuro che non c'è alcun patto scritto tra i collaboratori di Paganese.it quando sosteniamo insieme a gran voce la necessità di riempire il "Torre". Tra di noi c'è solo la tacita convinzione che con il pubblico in gran spolvero il traguardo è a portata di mano. Le alchimie tattiche e le scelte tecniche competono ad altri. Il fortino del "Torre" può però diventare l'arma in più, c'è da scommetterci. Inevitabilmente la mente corre allo scorso anno. Bastò davvero poco per dare la spinta giusta e cancellare in un colpo solo tutte le amarezze, le polemiche e le incomprensioni. Ora si ripresenta la stessa occasione con un vantaggio notevole. Da qui al termine ci saranno da giocare cinque partite davanti al pubblico amico. Nessuna scusa, nessun ritardo, nessuna critica. Tifo, sostegno, calore, applausi per i nostri beniamini e fischi per gli avversari di turno dovranno fare da corollario ad ogni gara interna della nostra Paganese. Si comincia con il Taranto, club blasonato ma alla portata degli azzurrostellati. Uno scontro salvezza da vincere ad ogni costo senza troppi calcoli. Uniti e compatti verso la meta. Questa salvezza va conquistata ed il "Torre" non può venir meno. Facciamolo diventare davvero il nostro fortino inespugnabile. Il futuro può essere ancora tutto azzurrostellato.
Francesco Pepe - www.paganese.it
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