STRINGIAMOCI AL TORRE, LA PAGANESE CHIAMO'
Domenica di assoluto riposo per i tifosi della Paganese vista la sosta del campionato ma, sicuramente, in questo weekend qualche pensiero ha fatto capolino in ognuno di noi pensando o al derby con la Cavese perso immeritatamente o alla classifica che mette apprensione. Ora però è il momento del risveglio della nostra passione per la casacca azzurra. E' il momento di stringerci attorno alla squadra senza condizioni ne sterili polemiche. Quello che è stato fatto aveva una sua logica e non possiamo modificarlo a dieci giornate dal termine. Ora è il momento dell'unione per raggiungere questa difficile salvezza. Capuano in settimana, ai nostri microfoni, ha lanciato l'appello alla tifoseria e a tutto l'ambiente. La classica "chiamata alle armi" quando i giochi si fanno duri e tutti devono rispondere presente. Purtroppo il mercato di gennaio sappiamo tutti com'è stato fatto, mirante ad un ridimensionamento di spesa e di uomini, mentre le altre squadre hanno comunque messo a segno colpi più o meno importanti per la categoria per risolvere i propri problemi di classifica. Non vi tedierò con la solita storia trita e ritrita che conosciamo a memoria, ora non c'è tempo per le analisi di natura tecnica-tattica ma è il tempo del sostegno di massa, come avvenne la scorsa stagione nel finale di campionato. Questa sosta spero sia servita a tutti per riflettere e capire che ora c'è bisogno del sostegno dell'intera città-sportiva e tifosa della gloriosa casacca azzurra perché nelle prossime dieci gare, ma soprattutto nelle cinque casalinghe, ci giochiamo la C1, la chiamiamo così per rendere meglio l'idea. Alla squadra, che è uscita a testa alta dal "Lamberti", credo non si possa imputare nulla come al tecnico che in quanto ad abnegazione ed impegno è encomiabile come i calciatori che s'impegnano senza riserve, ci sono però dei limiti strutturali che ora non è possibile più sovvertire. Inizia dunque il tortuoso viaggio che deve portare alla salvezza sperando in quella diretta perché non oso pensare ed immaginare semmai dei play out sui terreni di Castellammare o Taranto. Ritengo infatti il panorama dei play out di tutt'altra natura rispetto a quello dell'anno scorso sia dal punto di vista ambientale che tecnico. Ma lasciamo stare, non ci voglio neanche pensare perché a quella situazione la Paganese non deve giungere ma tirarsi prima dalle sabbie mobili e come disse Bacchi in un'intervista "andare al mare quanto prima". Ritornando al tema principale di queste mie righe, i tifosi, ritengo che sarà dunque fondamentale, sposando la tesi di Capuano, l'effetto "Torre". Taranto prima chiamata fondamentale di questo viaggio che poi vedrà la Paganese impegnata nella doppia trasferta di Lanciano e Perugia entrambe risvegliatesi dopo mesi di torpore. Nel girone d'andata gli azzurri fecero filotto con un tris di vittorie, stavolta mi accontenterei di tre risultati utili iniziando da una vittoria fondamentale domenica contro i pugliesi. Ora è il momento della passione, quella vera, per la cara Paganese, ora è il momento che gli sportivi di Pagani affollino ancor più numerosi, in queste cinque finali, il "Marcello Torre", ora è il momento di salvarsi.
Peppe Nocera - www.paganese.it
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