lunedì 16 marzo 2009

Paganese, è Diogo l’arma vincente: «Ora stringiamo i denti»

Decisiva la prestazione del trequartista sudamericano. D’Eboli: «Vittoria limpida e meritata»

RAFFAELE CONSIGLIO Pagani. Riesce l'impresa alla Paganese di battere il Taranto e di scavalcarlo in classifica generale. Capuano aveva preparato nei minimi termini la gara cambiando anche modulo lasciando il 5-3-2 a lui tanto caro per proporre quel 3-4-1-2 che gli permetteva di poter utilizzare nel migliore dei modi il trequartista brasiliano Diogo. E' stata proprio questa l'arma vincente. Il ragazzino sudamericano si è fatto notare subito con giocate di categoria superiore e con tocchi di palla che proprio i brasiliani hanno nel loro bagaglio personale. Per Diogo la prima soddisfazione con la casacca della Paganese. Lui che ha lasciato Bari per giocare di più oggi finalmente può trarre i primi frutti della sua scelta. «E' stata una bella emozione esordire fin dal primo minuto davanti al pubblico di casa. Ci tenevo a giocare fin dal primo giorno che sono arrivato a Pagani poi la sfortuna dell'infortunio alla caviglia mki hanno costretto a rimandare il debutto. Adesso sto bene e credo che si è visto in campo. Sono contento per la mia prestazione ma soprattutto per la vittoria che ci serviva per salire qualche gradino in classifica generale. E' stata una gara dura e difficile però le vittorie così sono ancora più belle perché ti fanno sentire appagato. Adesso dobbiamo pensare alle prossime gare e cercare già domenica a Lanciano di tornare a casa con qualche punto. Il mister è una persona preparata che mi ha dato tanti suggerimenti che certamente mi serviranno per il futuro». Diogo che esordisce e fa la differenza in campo, Zarineh che sigla il primo gol con la maglia della Paganese e che regala tre punti pesanti alla squadra tutte emozioni e soddisfazioni che fanno gongolare il direttore generale azzurrostellato Cosimo D'Eboli. «E' stata una bella vittoria in campo e fuori. Finalmente gli sforzi che abbiamo fatto ci stanno dando i frutti. Sono contento per l'esordio di Felipe perché sapevo che era quel calciatore che poteva fare la differenza e poi che dire di Zarineh. L'ho voluto portare a Pagani perché ho visto in lui quel calciatore che poteva risolvere i problemi in avanti. Oggi mi sento davvero appagato e contento per come alla fine sono andate le cose. La vittoria l'abbiamo meritata anche se il Taranto ha colpito due pali credo che noi non abbiamo rubato nulla». Nota di merito alla tifoseria azzurrostellata che, abbattendo le barriere del campanile, ha esposto, durante la gara in curva nord, due striscioni in ricordo del tifoso della Nocerina Vincenzo Salzano scomparso prematuramente in settimana per cause ancora da accertare all'età di 26 anni. Uno di questi recitava così: "Il dolore non ha colore. Ciao Enzo».

da Il Mattino

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