PAUSA DI RIFLESSIONE IN ATTESA DI VITTORIE DECISIVE
Dopo l'analisi numerica in chiave campionato d'inizio settimana, la mia rubrica ritorna nella veste tradizionale cercando di offrirvi le mie considerazioni sulla Paganese. A tutti, credo, sia piaciuta l'interpretazione calcistica degli azzurri al "Lamberti" di Cava, a partire dall'approccio alla partita sino alla distribuzione della manovra passando per la tattica impostata da Capuano. Purtroppo, come spesso accade alla Paganese di questi tempi, è mancato il risultato. Gli azzurrostellati sono usciti a testa alta dal sessantesimo derby con la Cavese ed il pareggio onestamente sarebbe stato il risultato più giusto come sportivamente ribadito anche dai tesserati aquilotti forse sorpresi dalla tenacia e dalla intraprendenza dell'undici di Capuano. Ancora una volta il tutto è stato vanificato da leggerezze difensive e mancanza di qualità e peso in attacco dove forse a gennaio sarebbe stato più opportuno ingaggiare qualche elemento più esperto come i vari Romano, Magliocco, De Luca, Mastrolilli o De Cesare, peraltro trattati in sede di mercato, rispettando comunque il budget a disposizione. La partita con la Cavese, con le due occasioni dello straripante De Giosa versione esterno sinistro di centrocampo e la rete di Imparato, testimonia la difficoltà di un reparto offensivo a produrre palle gol. Senza adesso andare a scomodare qualche svincolato dell'ultima ora, è tempo di ripartire dalla sfida con la Cavese per focalizzare l'attenzione verso una salvezza diretta da ottenere quanto prima. Qualche freccia in più nel proprio arco Capuano in tema d'attacco potrebbe averla già con il Taranto, facendo i dovuti scongiuri, con Diogo dal primo minuto. Il brasiliano lavorando a tempo pieno in questi giorni darà quel qualcosa in più nella tre quarti se non come seconda punta. E' giunto infatti il momento di tornare alla vittoria in casa che manca dal sette dicembre quando cadde al "Torre" il Sorrento; è il momento quindi di osare qualcosa in più per cercare di fare punti pesanti in chiave salvezza. Senza essere dei fini matematici, restano da giocare dieci partite, cinque in casa e cinque in trasferte, avendo consecutivamente due turni casalinghi e due esterni. Un calendario che vedrà al "Torre" giungere in successione Taranto, Pescara, poi la doppia interna Ternana - Foggia e chiusura con l'Arezzo. In trasferta subito il doppio impegno, dopo la gara con il Taranto, con Lanciano e Perugia entrambe in netta ripresa poi la visita al Crotone per chiudere con il doppio derby con Sorrento e Juve Stabia. Un calendario da brividi che sinceramente non mi lascia tranquillo e forse paradossalmente più complicato, a mio avviso, e difficile della passata stagione. Tra un mese il quadro sarà forse più delineato sperando di essere a metà del traguardo. Capuano nella sua personale tabella ha indicato il "Torre" come spartiacque della salvezza. Tredici punti da raccogliere esclusivamente tra le mura amiche con tre vittorie e due pareggi anche se poi sappiamo che dove ci si attende un pareggio può giungere una vittoria e viceversa. Dopo la sosta inizierà il conto alla rovescia verso la salvezza e gli azzurri dovranno essere pronti a lottare con il coltello tra i denti sperando che a Firenze, in Lega, si sia fatta sentire la voce della società per i continui torti arbitrali. Al resto, poi, ci dovrà pensare il catino del "Torre" dove, come lo scorso anno, costruire la salvezza.
Peppe Nocera - www.paganese.it
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