Barbagli: «Occorrono nervi saldi, corriamo il rischio di farci prendere dal panico»
La gara, per molti aspetti decisiva, con la Paganese si avvicina e Giovanni Pagliari fra squalifiche, infortuni e mezzo infortuni, tra recuperi e tentativi di recuperi, si trova nei guai, anche se lui ostentando una tranquillità, probabilmente di facciata, nega di esserlo. E’ certo però che qualche cosa dovrà inventarsi per mandare in campo l’undici più idoneo ad affrontare un passaggio quanto meno delicato di una stagione allucinante. Degli squalificati (Del Core e Zoppetti) abbiamo ampiamente detto. Tra gli infortunati senza speranza di ripresa prossima sta “di diritto” Maccan, a rischio intervento chirurgico. Non molto più incoraggiante è la situazione di Ferrari, alle prese con guai muscolari (stiramento). Pizzolla rientra di diritto fra i “mezzo infortunati”, quindi insieme a Passiglia e Raimondi fra coloro che si tenta di recuperare. A tutti e tre, per evitare nuovi rischi, si è deciso di centellinare gli sforzi in allenamento. Anche ieri hanno lavorato parecchio in palestra e poco in campo. Un recupero che sembra certo è invece quello di Mirko Barbagli. Assente dalla gara di Gallipoli dovrebbe ricollocarsi sulla fascia sinistra della difesa. «Sono pronto a dare il mio contributo in un momento difficile, in cui ci troviamo ad inseguire punti indispensabili per evitare il baratro dei playout. Con la Paganese (senza tifosi al seguito per decisione del Casms n.d.r.) urgono i tre punti e non ci poteva capitare avversario peggiore per cercarli. Dovremo lottare senza abbandonarci al nervosismo che sin qui ci ha regalato più cartellini rossi e conseguenti squalifiche che punti». Il cambio di prospettiva (dai sogni di grandezza al timore di un crollo rovinoso) pesa sull’umore del gruppo, aumenta il rammarico per quello che poteva essere e non sarà, fa emergere la percezione concreta di essersi infilati in un imbuto da cui sarà problematico uscire: «Non so come abbiamo fatto a cacciarci in questa situazione - dice Barbagli -. So però che abbiamo perso tante opportunità per rilanciarci da rimanere storditi. Siamo fuori dal giro che conta solo per colpa nostra. Gli altri hanno fatto di tutto per ”aspettarci”. Noi ci siamo ”impegnati” per sprecare tutte le occasioni propizie. Di tanto in tanto abbiamo realizzato qualche impennata, mai però abbiamo saputo darci un minimo di continuità. Voglio chiarire però che non sono pessimista e non lo sono per una ragione molto semplice: in ognuno dei momenti difficili affrontati abbiamo trovato la forza di reagire e lo faremo anche stavolta». Sarà meno facile di quanto si creda e Barbagli lo sa: «Dobbiamo metabolizzare che ora il nostro obiettivo è quello di evitare i playout ed eventualmente affrontarli con la testa giusta. Una inversione di marcia drastica da realizzare senza perdite di tempo. Se ci lasciamo irretire da paure, calcoli e rimpianti tutti si complica. I punti essenziali dobbiamo trovarli in casa vincendo sempre e, ovviamente, non sarà facile. In trasferta ci aspettano avversari difficilissimi: sulla carta non possiamo aspettarci grandi cose. Anche se a volte gli appuntamenti più “disperati” sono quelli che regalano le cose più importanti. E’ ovvio che a questo punto tutto sta in noi: nello spogliatoio parliamo e ci poniamo obiettivi, ma dichiararli non è sufficiente, serve centrali».NOTIZIARIO: oggi allenamento con partitella. In attacco si prospetta Mazzeo centrale con De Giorgio (o Boldrini) ai lati. A centrocampo si spera in Passiglia accanto a Gatti. In difesa cinque uomini (Calori, Raimondi, Accursi, Pagani e Barbagli) per quattro posti, sempre che Pagliari non scelga qualche giovane) Fiorucci, Ubaldi e Giuliacci).
Gianni Fabi - Il Messaggero
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