martedì 10 febbraio 2009

La Paganese vista da ... Nocera

UNA PAGANESE DA APPLAUSI

La Paganese anche contro il Benevento conferma il momento positivo, quarto risultato utile consecutivo, così il "Torre" resiste anche alla corazzata sannita giunta a Pagani con la velleità di fare il colpaccio mai i conti si devono fare anche con l'oste. L'oste in questo caso è la Capuano-band che, dopo la Juve Stabia, lascia per strada altri due punti rammaricandosi per una vittoria che sarebbe stata meritatissima. Domenica abbiamo assistito ad una prestazione superlativa degli azzurri sulla scia di quelle precedenti che confortano il lavoro del tecnico che ha precisato come un singolo, nelle sue squadre, non è determinante ma vale il gruppo. Mai come in questo frangente la Paganese è l'emblema di questa tesi tanto agognata e sponsorizzata dagli allenatori. Una prestazione sotto gli occhi interessati di tanti addetti ai lavori dai tecnici Palumbo e Specchia a Di Somma, al DG Maglione che avranno avuto modo di apprezzare la Paganese più che il Benevento di Soda che a parziale scusante ha dalla sua il fatto di aver disputato gran parte della gara in dieci uomini. Questo non sminuisce il valore della prestazione della Paganese che anche prima stava mantenendo il campo con disinvoltura anzi il Benevento proprio in dieci è passato in vantaggio, sull'ennesima palla inattiva. Ormai queste situazioni stanno macchiando varie prestazioni degli azzurrostellati come quella di subire gol sempre in chiusura di primo tempo. Su queste disattenzioni bisogna continuare ad insistere negli allenamenti perché ormai è una costante che vanifica il gran lavoro di una squadra che sta crescendo in qualità di gioco e di intensità e che meriterebbe qualche vittoria in più. Domenica c'era attesa per il lavoro del reparto offensivo visto l'inserimento di Zarineh che s'è dato un gran da fare, dando non solo profondità alla manovra ma anche svariando molto sul fronte offensivo senza, peraltro, dare quella parvenza di attaccante boa che concede punti di riferimento all'avversario. Una prima punta atipica che finalmente fornirà nuove varianti al reparto offensivo. Conferme invece per il duo Fanasca - Lasagna che sinora aveva sopportato sulle spalle tutto il peso dell'attacco. La Paganese, domenica, ha divertito il pubblico che alla fine l'ha ringraziata della prestazione offerta aldilà del risultato, anche se sinceramente alla vigilia avrei firmato per un pareggio. Dopo, però, è risultato stretto se penso alle occasioni di Bacchi e soprattutto Lasagna che ha sciupato un'occasione incredibile. Quello che conforta è anche la condizione fisica ed il gioco espresso oltre alla capacità del tecnico di modificare, come sempre, nella ripresa la squadra. E' una Paganese camaleontica che si galvanizza nelle situazioni difficili e che con umiltà riesce a fare grandi prestazioni. In questa analisi non posso esimermi dall'elogiare un calciatore come Caracciolo in gran spolvero che, insieme a Berardi, non ricordo quanti palloni ha recuperato per poi far ripartire la manovra. Un diesel della mediana, la diga insormontabile dove s'infrangevano tutte le ripartenze del Benevento e nelle poche occasioni che filtravano il trio difensivo Taccola, De Giosa e Chiavaro li neutralizzava in seconda battuta. La piccola grande Paganese mette un altro mattoncino sul muro della salvezza, anche se ora non va abbassata la guardia perché la classifica dice che il cammino è ancora lungo ed allora anche a Potenza vogliamo vedere cuore, grinta e volontà perché la strada intrapresa è quella giusta.

Peppe Nocera - www.paganese.it

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