Schieramento a due punte. E Djuric in difesa
NOVITA’ in vista nell’Arezzo per la gara con la Paganese di domenica prossima. Nella consueta partitella del giovedì al Villaggio Dante, il tecnico Cari ha provato una formazione che potrebbe essere quella giusta. E’ probabile il ritorno alle due punte, considerando che i campani verranno soprattutto per difendersi e chiudere ogni varco, anche spezzando il gioco. Poiché Cari, giustamente, ritiene che calci d’angolo e punizioni contino molto, allora Baclet dovrebbe giocare dall’inizio, visto che in acrobazia è molto bravo e nelle mischie che si creeranno può essere risolutivo. In attacco ci sarà al suo fianco Martinetti che sta salendo di condizione e garantisce qualità. Col ritorno al vecchio modulo andrebbe in panchina Lauria. E a livello di attaccanti, pronto a entrare in corso d’opera Chianese. A centrocampo salvo sorprese, vedremo Matute, Beati, Croce e Bondi, forse quest’ultimo dietro le punte, come è stato provato ieri. Un 4-4-2 che può diventare un 4-3-1-2. Per quanto riguarda il pacchetto arretrato, tutto lascia pensare che a sostituire lo squalificato Fanucci sarà lo svizzero Djuric, 20 anni, entrato dopo pochi minuti della ripresa a Crotone. Djuric favorito su Conte (che si è allenato poco la settimana scorsa) e Pelagatti. Si va verso la conferma di Doga come laterale di sinistra.
IN SOSTANZA, contro la Paganese lo schieramento più probabile appare il seguente: Paoletti in
porta, Bricca, Terra, Djuric e Doga in retroguardia, Matute, Beati, Bondi e Croce centrocampisti con gli ultimi due a dare un mano alle punte Martinetti e Baclet. Serviranno calma, lucidità, sangue freddo, se il risultato non verrà sbloccato subito o quasi. L’Arezzo ha la qualità per vincere in qualsiasi momento la partita, anche se di avversari facili non esistono, soprattutto in un campionato molto equilibrato. Occorrerà peraltro attenzione ai contropiede della Paganese, che ha discreti giocatori in organico. Particolare attenzione anche in difesa dunque, oltre a proporre gioco in mezzo e sulle fasce, cercando poi di finalizzare. Le pedine per far questo ci sono.
NOTA CURIOSA: squalificati i due allenatori, Cari dell’Arezzo e Capuano della Paganese. Al posto di Cari ci sarà il suo vice Di Stefano, mentre il vulcanico Eziolino Capuano verrà rilevato da Pepe. Peraltro il tecnico della Paganese pure l’anno scorso era in tribuna per la sfida di Arezzo quando allenava la Juve Stabia e strappò lo 0-0. Gli amaranto non riuscirono a trovare i varchi giusti e finirono nella rete delle «Vespe». Peraltro l’arbitro negò almeno un rigore agli aretini e permise troppi falli allo Stabia. Si giocò, per inciso, a dicembre come adesso, allora il 23. Tre soli i precedenti al Comunale fra amaranto e azzurrostellati, sempre in C1. Il 4 febbraio 1979 finì 0-0. Il 2 novembre 1980 l’Arezzo si impose 2-0, gol di Gritti e autorete, infine nella magica stagione 1981-82, gli aretini di Angelillo vinsero 4-1 proprio all’ultima giornata con i campani e quella partita sancì la promozione in B. Quel 30 maggio ’82 rimarrà indelebile. Segnarono Botteghi (2 reti su rigore), Gritti e Vittiglio e fu festa grande.
Fausto Sarrini - La Nazione
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento