sabato 20 dicembre 2008

Contrordine: stop a Paganese-Juve Stabia


Il prefetto di Salerno vieta il derby, il presidente della Lega Macalli replica: "Così si falsano i campionati"
EDUARDO DOTTORE
Castellammare di Stabia. La telenovela ha finalmente il suo epilogo. Non si gioca. Juve Stabia e Paganese dovranno accontentarsi di restare a guardare le altre rivali scendere in campo, aspettare eventuali responsi dagli altri campi. Così il girone di andata della Prima Divisione, girone B, avrà la sua coda polemica, al veleno, ed anche la classifica, domenica sera, non sarà del tutto veritiera. Dopo l'ipotesi di uno slittamento del derby in Toscana, ieri anche la Lega Pro e Macalli hanno accolto la decisione del Prefetto di Salerno, rinviando la partita, e rimandando a dopo il dieci gennaio prossimo ogni decisione circa la data del recupero. «Il Presidente della Lega Pro - si legge tra l’altro nel comunicato - prende atto che è stata notificata alla Lega l'ordinanza del prefetto di Salerno che, per motivi di ordine e sicurezza pubblica, impone il divieto della disputa della gara Paganese-Juve Stabia prevista per domenica presso lo stadio Torre di Pagani fino a tutto gennaio. Ferma restando la competenza dell'autorità nel compiere ogni opportuna valutazione sulle motivazioni a fondamento dell'ordinanza, la Lega ritiene opportuno precisare: che la tipologia del provvedimento ordinatorio pregiudica il regolare svolgimento di un campionato professionistico e che la Lega, pur non condividendo la tipologia di «prescrizioni» imposte dall'autorità prefettizia, si atterrà all'ordinanza». La decisione era stata anticipata in mattinata alla Juve Stabia. «Non possiamo fare altro che accettare questa decisione - ha detto il direttore sportivo Roberto Amodio, tra i pochi a parlare in casa gialloblù con la squadra in silenzio stampa - Purtroppo non c'è altro da dire o da fare. Vorrà dire che domenica resteremo fermi, cercando di seguire i risultati delle altre». Eppure non considera una farsa quanto accaduto in settimana, il diesse stabiese: «No. In parte capisco la Lega, una decisione sicuramente non facile quella di rinviare una delle gare dell'ultimo turno del girone di andata. Dall'altro lato, però, noi eravamo pronti a scendere in campo, al Torre come in Toscana. Non ci sarebbero stati problemi particolari. Però alla fine la scelta è stata questa, peccato, abbiamo perso tutti un'occasione. Avevo anche letto che Macalli sembrava intenzionato a dare una chance a tutti, facendo disputare regolarmente il derby, con l'eventuale chiusura dell'impianto alla società i cui tifosi si fossero resi oggetto di atti di violenza». Per Amodio due tifoserie, quelle di Pagani e Castellammare, penalizzate oltremodo. «Io credo di si. In fin dei conti i nostri tifosi avevano promesso di non venire al Torre in caso di partita riservata ai soli tifosi locali. Poteva essere la soluzione migliore, ma così non è stato. Speriamo solo che si riesca a giocare quanto prima possibile, anche perché in questo modo il campionato resta un po' falsato». Match che, a questo punto, risulterà comunque falsato. Difficilmente, domenica, la Juve Stabia avrebbe potuto mettere in campo un elemento come Biancolino, o lo stesso Grieco, alle prese con guai muscolari. A gennaio, poi, con l'apertura del mercato, le due compagini potrebbero scendere in campo con organici profondamente rinnovati. Il tutto a discapito del campionato. Insomma, una sconfitta per tutti, il classico «papocchio» che ogni anno, con tante corregionali nello stesso girone, finisce per danneggiare tutte le compagini.
da Il Mattino

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