mercoledì 10 dicembre 2008

Cari: "Paganese ostica, chiedo calma e lucidità"

MARCO CARI è ovviamente contento. Il suo Arezzo ha ripreso a girare. Dopo il periodo negativo sono arrivate due vittorie di fila contro avversari di spessore come Benevento e Crotone: «C’è stato un periodo incerto, ma ora abbiamo ripreso
la strada giusta».

Il blitz dello Scida al cospetto di una formazione forte e ottenuta giocando quasi tutto il secondo tempo in inferiorità numerica, significa che la sua squadra ha valori importanti...
«Siamo stati bravi a gestire la situazione in dieci contro undici e alla fine è arrivata una splendida vittoria con cuore, grinta, qualità».

Inizialmente ha preferito Martinetti a Baclet...
«La scelta è dovuta al fatto che mi aspettavo una partita ad alta velocità, poi quando i ritmi sarebbero calati mi serviva uno che tenesse più palla».
Contro la Paganese potrebbe riproporre il modulo 4-2-3-1?
«Vediamo, è una soluzione».

Che sfida prevede con la Paganese di Eziolino Capuano?
«Difficile. I campani verranno a difendersi, cercare di chiudere gli spazi, ripartire e puntare al colpaccio negli ultimi quindici minuti. Dovremo essere bravi a restare calmi e lucidi e sfruttare le possibilità che avremo, soprattutto sui calci da fermo. Loro i falli li commettono, le punizioni ci capiteranno».

Un collega gli fa notare che Capuano ha detto che l’Arezzo è la squadra più forte...
«Sono in buoni rapporti con Eziolino, ma lui dice sempre che l’avversario che ha davanti è il migliore. Ricordo che se noi abbiamo giocatori di valore li ha anche la Paganese».

Domenica mancherà lo squalificato Fanucci...
«Valuterò in settimana per il sostituto. Abbiamo tre alternative, Djuric, Conte e Pelagatti. Devo considerare che Conte la settimana scorsa non si è allenato per il mal di schiena».
La scelta di Paoletti in porta è definitiva o no?
«In questo momento ritengo di puntare su Paoletti che peraltro sta andando discretamente. Ma non è una scelta definitiva».

Il presidente è contento per le ultime due vittorie ma ha dichiarato di non aver ancora smaltito completamente l’amarezza per i tre punti nelle precedenti sei gare...
«Il presidente può dire quello che vuole. Va bene così?»

Fausto Sarrini - La Nazione
In foto il mister dell'Arezzo, Marco Cari

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