mercoledì 25 marzo 2009

Scontri, arrestati 6 tifosi della Paganese

L’aggressione contro gli agenti perché gli ultrà campani non volevano pagare il biglietto per entrare al Biondi

CHIETI. Credevano che in una città di provincia e tranquilla come Lanciano sarebbe stato ancora più facile mettere in pratica il malvezzo di non pagare il biglietto allo stadio. Ma così non è stato. E quei tifosi della Paganese dopo aver aggredito sei poliziotti e uno steward, non solo alla fine dei tafferugli hanno cacciato i soldi per entrare al Biondi ma il giorno dopo sono anche finiti in galera in applicazione della legge che consente l’arresto differito. In manette sono finiti sei ultrà, già noti alle forze dell’ordine e uno di loro con precedenti per associazione per delinquere di stampo mafioso.
I sei, che dovranno rispondere di lesioni, resistenza e violenza, sono: Bernardo Ferrara, 27 anni, Antonio Sorrentino, 34, Nicola Tiberino, 31, Clemente Salvatore Paolillo, 25, tutti di Pagani (Salerno) e Antonio Battipaglia, 24 anni e Pasquale Atripaldi, 32, di Nocera inferiore (sempre in provincia di Salerno). Tutti sono conosciuti alla polizia e Sorrentino specificamente ha precedenti per associazione camorristica.
Con una attività investigativa rapidissima i sei sono stati identificati dalle videoregistrazioni e dalle fotografie che inevitabilmente li inchiodano alle loro responsabilità.
I fatti sono accaduti la scorsa domenica in occasione dell’incontro di calcio di prima divisione tra la Virtus Lanciano e la Paganese, finito 0-0. Gli scontri con la polizia sono avvenuti prima dell’inizio della partita. Dalla provincia di Salerno sono arrivati in 200 e quasi tutti con l’intenzione di entrare allo stadio frentano senza pagare il biglietto. I poliziotti del commissariato di Lanciano, compreso il dirigente Claudio Di Paola, hanno impedito l’accesso. 180 sostenitori dei colori della Paganese alla fine hanno ceduto e pagato il biglietto mentre un’altra ventina, i più «duri», hanno fatto restistenza cominciando a sferrare contro gli agenti calci, sberle e pugni. Qualcuno avrebbe anche lanciato delle pietre. Dallo scontro sono rimasti feriti 5 poliziotti, tra cui lo stesso Di Paola ferito al labbro e uno steward che ha rimediato la rottura del setto nasale. Ma alla fine i 20 ultrà, peraltro a incontro già iniziato, sono stati comunque costretti a pagare. La partita si è svolta senza incidenti. Le due tifoserie non si sono incontrate e tutti hanno seguito la competizione sportiva con serenità. Le tifoserie, a fine partita, sono state fatte uscire dallo stadio con ordine e i 200 tifosi della Paganese, compresi i facinorosi, fatti risalire negli autobus alla volta delle loro cittò. Sembrava tutto fosse finito e che la polizia avesse messo una pietra sopra agli scontri pre partita.
Grande, infatti, è stata la sorpresa quando ieri mattina i sei tifosi salernitani si sono visti piombare la polizia di Lanciano e Salerno in casa. Anche in questo caso, come in quello del biglietto da non pagare, avevano fatto male i loro conti. «La polizia ha agito con grande rapidità», dice il questore di Chieti Giuseppe Fiore, «e in perfetta sinergia con i colleghi di Salerno e i carabinieri. Questi signori credevano di arrivare in un posto che data la sua proverbiale tranquillità tutto era semplice. Hanno sbagliato. In questo modo abbiamo dato un segno di non lassismo e non buonismo. Questa provincia è e deve restare tranquilla»

Katia Giammaria - Il Centro

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