D omenica sarà una giornata speciale per Ivan Tisci. Compirà 35 anni ed è quanto basta per celebrarla degnamente. Ma sarà anche il protagonista di Virtus Lanciano-Paganese, lo scontro salvezza in programma al Biondi. Nella gara d’andata vestiva la maglia della Paganese (vittoriosa per 3-2), questa volta quella della Virtus Lanciano. Tra i migliori in campo al Marcello Torre, si sta preparando per replicare la prestazione a parti invertite. A Pagani è arrivato la scorsa estate, dal Foggia. Subito uomo-squadra. Addirittura, testimonial pubblicitario. La sua immagine sui manifesti in giro per la città. E in campo riscontri oggettivamente positivi. Poi, a gennaio il divorzio in mome di un ridimensionamento dei costi di gestione. Da Pagani a Lanciano: domenica lo scontro diretto con le due squadre a pari punti. Tisci, com’è stato a Pagani? «Bene, grazie. Appena sei mesi, ma soddisfacenti. Ho avuto un bel rapporto con la gente. Ancora oggi ricevo attestati di stima». Si aspettava di arrivare allo scontro diretto a pari punti? «Speravo che la Virtus Lanciano ne avesse di più. Magari anche uno solo, quello che avremmo potuto cogliere domenica a Marcianise. Peccato, dobbiamo metterci alle spalle la sfida del Progreditur e pensare a rifarci subito». La Paganese? «L’ho lasciata a 22 punti. Quindi, non mi sorprende che ora sia salita a quota 30. Domenica sarà dura. La squadra è valida e ha un allenatore bravo, capace di caricare i giocatori e di disporli bene in campo». Ha avuto un buon feeling con il tecnico Eziolino Capuano? «Tutto bene per sei mesi, poi, alla fine, sono circolate alcune leggende metropolitane secondo le quali sarei andato via per suo volere. Non lo so. Sarà anche pittoresco fuori, ma in campo è preparato. Ripeto: ci aspetta una partita difficile, una squadra che si chiuderà bene per poi partire in contropiede. E molto abile a sfruttare i calci da fermo». Con chi è rimasto in buoni rapporti? «Con tutti. Mi sento spesso con Mirko Taccola (un altro ex, ndr). A volte con Pantanelli (il portiere, ndr) e con Caracciolo (doppietta all’andata, ndr). Ma ho un buon ricordo di tutti». Però, ci tiene a battere la Paganese. «Ci tengo a vincere, a prescindere dall’avversario. Ci tengo a riscattare la prestazione non eccezionale di Marcianise. E, soprattutto, ad avvicinare la quota salvezza. Conquistare i tre punti in palio sarà importante anche per avere gli scontri diretti a favore. Ma sarà difficile riuscirci. La Paganese venderà cara la pelle». C’è da credergli visto che Ivan Tisci la conosce bene.
da Il Centro
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