«Quando il mister mi ordina di giocare, capisco di avere un’opportunità per mettermi in luce» «Anche chi è meno utilizzato ha compreso di essere importante e quando è chiamato risponde al meglio»
GALLIPOLI. Contro il Perugia ha realizzato la terza rete stagionale. Era già accaduto in casa contro la Pistoiese e lontano dal “Bianco” contro il Marcianise. In ogni caso ha realizzato gol importanti perché contro la formazione toscana è risultato decisivo ai fini della conquista dei tre punti mentre in Campania la sua marcatura è valsa il pareggio. Adriano Marzeglia mette il sigillo ogni volta che mister Giuseppe Giannini gli dà la possibilità di scendere in campo. Ha collezionato 12 presenze e solo una volta è partito da titolare.
«Sono sempre a disposizione della squadra - dice il 23enne attaccante - e quando il mister mi dice di prepararmi perché devo giocare, so che devo dare il massimo. Capisco di avere una grande opportunità e la devo sfruttare al meglio. Davanti ho un giocatore come Francesco Di Gennaro e non è cosa semplice lottare per una maglia da titolare quando hai un attaccante così forte».
Contro il Perugia è andato in rete dopo soli due minuti dall’ingresso in campo, realizzando il gol della sicurezza.
«Era già accaduto contro la Pistoiese - continua Marzeglia - quando ho realizzato il gol partita tre minuti dopo essere entrato in campo. Anche in quell'occasione mi aveva lanciato in porta Giovanni Riccardo così come è accaduto domenica contro il Perugia quando mi ha lanciato ottimamente in verticale. Poi, ho visto il portiere ospite che usciva e sono stato bravo a saltarlo e a mettere il pallone in porta anche se ero un po' defilato».
E’ stato il gol del tre a uno che ha smorzato qualsiasi velleità da parte del Perugia di poter recuperare la partita che sembrava oramai saldamente in mano al Gallipoli. Un gol così importante può essere dedicato a qualche persona in particolare?
«Lo voglio dedicare alla squadra - conclude il giovane attaccante arrivato in estate dalla Carrarese, formazione di C2 - e a tutti i miei compagni che mi sono sempre vicini e mi danno dei consigli su come mi devo comportare quando scendo in campo. Siamo un ottimo gruppo e di questo bisogna dire grazie al mister e ai compagni più esperti che sono sempre umili. Abbiamo capito che ognuno di noi è importante. Anche chi scende poco in campo. Per questo credo che possiamo puntare molto in alto».
Roberto Cataldi - La Gazzetta del Mezzogiorno
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